martedì 26 marzo 2013

Nuova proposta immobiliare

Appartamento con giardino nel cuore di Albaro :
Scheda completa con descrizione e foto all'indirizzo : http://www.carolavalenza.com/immobile-GENOVA-ALBARO-_VENDITA_APPARTAMENTO_767001.html


Crisi del mercato immobiliare in Italia

Crisi del mercato immobiliare in Italia

Il mercato italiano della casa sembra sul punto di crollare: le compravendite nel 2012 sono calate del 25% e le previsioni per il 2013 non sono confortanti.

25 Marzo 2013 ore 10:43


Il mercato italiano della casa sembra sul punto di crollare. Le compravendite chiuse nel 2012, stima l’Agenzia del Territorio, sono calate del 25% rispetto all’anno precedente, rimanendo sotto quota 500mila: non accadeva dai lontani anni ‘80.
Si tratta di un’evidente conseguenza della crisi economica che, di fatto, obbliga buona parte degli italiani a rimandare spese consistenti. Il pericolo più serio è che, anche nel nostro Paese, si verifichi la possibilità di una bolla immobiliare, come accaduto in altre nazioni negli ultimi anni.

Analisi del mercato immobiliare nel 2012


crisi immobiliareNella mercato della compravendita degli immobili nel 2012 si è verificata unasituazione simile a quella di 30 anni fa. L’Agenzia delle Entrate ha da pochi giorni diffuso i dati relativi alle compravendite effettuate lo scorso anno e i numeri parlano chiaro: sono state circa444 mila, poco più delle 430 mila del 1985.
Una situazione decisamente sconfortante, anche perché al notevole calo delle vendite, si è aggiunta una diminuzioneconsistente di mutui erogati: le banche infatti chiedono sempre maggiori garanzie per finanziare l’acquisto di una casa.
L’intero mercato immobiliare del 2012 ha registrato appena 993 mila transazioni, 330 mila in meno rispetto all’anno 2011, con un calo percentuale pari al 24,8% in un anno. La drastica diminuzione ha riguardato tutti i settori: le compravendite di capannoni hanno avuto un calo pari al 19,7% rispetto al 2011; quelle di negozi del 25 per cento circa; quelle degli uffici addirittura del 26,6%.
mercato immobiliareIl settore immobiliare ha fortemente risentito della contrazione in materia di erogazione di mutui: il totale è crollato passando dai 34,3 miliardi di euro nel 2011 ai 19,6 miliardi di euro nel 2012, con un calo di oltre 40 punti percentuali.
Cali, anche se relativamente contenuti, si sono verificati anche per quanto riguarda le quotazioni immobiliari. In definitiva una situazione decisamente allarmante valutando sia i dati in materia di erogazione di mutui sia le compravendite. Le note positive sono molto rare e quasi tutte giustificate da circostanze eccezionali.
Ma in questo quadro i prezzi degli immobili sono calati? Nel 2012 in Italia ciò è avvenuto nella misura del 5%, una discesa comunque contenuta se confrontata con la flessione globale delle transazioni.

 

Calo delle vendite registrato dagli agenti immobiliari


agente immobiliareLa categoria degli agenti immobiliariintanto denuncia come lo scorso trimestre un quarto delle transazioni sia stato chiuso con sconti tra il 20 e il 30%. Inoltre, per i potenziali acquirenti, un mutuo per la casa resta molto più caro che nel resto d’Europa.
La discesa dei prezzi sembra destinata a proseguire, anche se, come sostiene Bankitalia, è possibile che la crisi del mattone sia assorbita più dal calo delle compravendite che sul versante delle quotazioni.
Sicuramente questo fattore non tranquillizza le imprese edilizie: nel 2012 hanno chiuso quasi62000 imprese di costruzioni, su un totale di 890000, con un saldo negativo dell’1,88% e addirittura 81000 lavoratori del comparto sono rimasti senza impiego.
calo vendite immobiliIl 2012 è stato un anno decisamente negativo nelle compravendite immobiliari anche secondo la FIAIP (Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali). In un rapporto si sottolinea come l’andamento medio dei prezzi sia stato registrato in calo dell’11,98% per le abitazioni

Stessa sorte anche per il numero delle compravendite, fermo lo scorso anno a -7,22% rispetto all’anno precedente, e per le locazioni: -5,60% per quelle ad uso abitazione e -12,5% per quelle commerciali.
Un dato però anche per la FIAIP resta confortante: nonostante il mercato abbia scontato, dall'inizio della crisi ad oggi, oltre il 40% di diminuzione del volume degli scambi e un calo dei valori che si attesta a circa il 25%, il mercato degli immobili ha garantito in Italia una tenuta superiore rispetto ad altre forme di investimento. Il tutto grazie al sostegno di una domanda consolidata che ha contenuto ulteriori ribassi scongiurando il verificarsi dell'esplosione della bolla. Insomma, investire nel mattone (ovviamente in modo corretto) è ancora oggi una sicurezza.

 

Previsioni del mercato immobiliare per il 2013

Ma, visto il bilancio negativo del 2012, quali sono le previsioni per l’anno in corso? Sempre secondo la FIAIP nel primo semestre del 2013 si registrerà ancora una stagnazione del volume degli scambi.
politica fiscale sugli immobiliA pesare sul mercato è il clima di sfiducia generalizzato dei potenziali acquirenti. In particolare, essi attendono quale sarà la nuova politica fiscale una volta che il Governo riuscirà a definirla. 

Le tempistiche dunque in futuro saranno determinanti: in un quadro politicamente ancora instabile è più probabile che le persone teoricamente interessate a investire in immobili si riversino intanto sul mercato degli affitti. Almeno finché non ci sarà chiarezza sull’ammontare delle imposte.
Previsioni funeste quindi? Forse sì, forse no. Può essere anche che arrivi un leggero miglioramento nel secondo semestre del 2013, ma a condizione che siano stati avviati processi di ammodernamento strutturale della politica economica e fiscale nel mercato immobiliare.
Gli esperti del settore non si pronunciano a riguardo, ma sono in molti a presagire un futuro ancora negativo con probabili nuovi cali vistosi dei prezzi soprattutto in determinate zone.
Per la ripresa vera e propria molto probabilmente occorrerà attendere il 2014, anno in cui la crisi dovrebbe incontrare la sua fase conclusiva.

fonte : www.lavorincasa.it 

giovedì 21 marzo 2013

La forza di RE/MAX in Italia : riconoscimento nel mondo !

Re/Max Italia seconda nella classifica mondiale Franchise Sales Veterans

Re/Max Italia seconda nella classifica mondiale Franchise Sales Veterans14/03/2013

In occasione dell'ultima convention internazionale di Las Vegas, organizzata dall’headquarters Re/Max Llc, Re/Max Italia è arrivata seconda nella classificaFranchise Sales Veterans, che premia le nazioni al mondo che nel corso dell’anno hanno siglato il maggior numero di contratti di affiliazione d’agenzia al network immobiliare.
 
Classificatasi alle spalle di Re/Max Turchia, e precedendo sul podio Re/Max Sudafrica, la sede italiana si è aggiudicata la medaglia d’argento, tra le sedi nazionali operative da più di nove anni, con 40 nuovi contratti siglati nel 2012 ed un incremento del 30% rispetto al 2011.
 
“Ricevere questo riconoscimento è stato un onore e un’emozione e in questo momento di contrazione del mercato immobiliare italiano acquista un valore ancora più elevato.
 
Re/Max Italia continua a investire nello sviluppo del franchising e nel servizio al cliente e il premio afferma la bontà delle nostre scelte e il valore del marchio Re/Max  – commenta Dario Castiglia - Il mio ringraziamento va a tutti gli imprenditori che continuano a scegliere Re/Max e alla squadra di sviluppo franchising per l’ottimo lavoro effettuato e per aver già gettato le basi per un 2013 di successo”.
 
 

Posted by Monitorimmobiliare

mercoledì 20 marzo 2013

Rapporto prezzi immobili e potere di acquisto


I prezzi delle case in Italia superano del 12% il potere d'acquisto degli stipendi.
A indicarlo il settimanale The Economist nel suo ultimo rapporto sul mercato immobiliare relativo al 2012.

Esistono due fattori per misurare l'equilibrio dei prezzi.
Il “Price to rent” si calcola mettendo in relazione il prezzo medio dell'affitto con il prezzo medio dell'acquisto.
Se i due fattori sono in equilibrio il rapporto è zero.
Nel caso dell'Italia, l'Economist indica che il rapporto è addirittura negativo, a meno 1, e comunque prossimo allo zero.

C'è poi il “Price to income” dove si mette in relazione il prezzo di acquisto con gli stipendi medi.
Da questo risulta che le case italiane costano un 12% di troppo: facendo una media tra i due valori, l'eccesso sui prezzi risulta pari al 6%.

I prezzi tuttavia sarebbero già diminuiti del 4% nel 2012 e dell'11,3% rispetto all'ultimo trimestre del 2007, considerato a livello mondiale il culmine della curva crescente dei valori delle abitazioni.

Il nostro Paese viene indicato dall'Economist nel novero di quelli la cui la diminuzione dei prezzi si è accentuata l'anno scorso, anche se i cali più drastici dell'ultimo quinquiennio sono avvenuti in Irlanda (-49,4%) e in Spagna (-24,3%).

Il paese iberico presenta inoltre il maggior crollo del 2012 (-9,3%) mentre in Italia la discesa è cominciata leggermente più tardi, nel terzo trimestre 2008.



In altri paesi

Fonte : monitorimmobiliare.it 

martedì 19 marzo 2013

Visita il mio profilo Linkedin all'indirizzo:

http://www.linkedin.com/pub/carola-valenza/24/69a/578


LinkedinQuando si parla di social network professionali in cui “cercare e offrire lavoro”, non c’è dubbio che sia Linkedin a farla da padrona. Anche nel campo immobiliare.
Il noto network, attivo dal lontano maggio 2003 e sviluppato in 19 lingue, conta attualmente più di 200 milioni di utenti (di cui più di 4 milioni in Italia) e con i suoi 160 milioni di contatti mensili è il 23° sito più visitato al mondo (Fonte comScore).
Tra gli strumenti di marketing disponibili online, per l’agente immobiliare risulta fondamentale usufruire dei servizi che Linkedin mette a disposizione. Oggi, e nelle prossime settimane, descriveremo al meglio cosa è Linkedincome lo si usa e quali opportunità offre a tutti i suoi iscritti.
Anche per l’agente immobiliare risulta fondamentale usufruire dei servizi che Linkedin mette a disposizione. TWITTALO
Linkedin è l’alternativa digitale al curriculum cartaceo o al biglietto da visita: è infatti uno spazio online dove poter pubblicare la propria formazione, l’attuale posizione e le proprie esperienze professionali. E c’è anche di più!
Come riporta anche Wikipedia “lo scopo principale del sito è consentire agli utenti registrati di mantenere una lista di persone conosciute e ritenute affidabili in ambito lavorativo“. Le persone nella lista sono definite “connessioni” e possono essere incrementate invitando il contatto di cui si ha il piacere di avere nel proprio network di lavoro.
Gli obiettivi offerti da Linkedin sono molteplici:
trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business con il supporto di qualcuno presente all’interno della propria lista di contatti o del proprio network;
ottenere di essere presentati a qualcuno che si desidera conoscere attraverso un contatto mutuo e affidabile;
- i datori di lavoro possono pubblicare offerte e ricercare potenziali candidati;
- le persone in cerca di lavoro possono leggere i profili dei reclutatori e scoprire se tra i propri contatti si trovi qualcuno in grado di metterli direttamente in contatto con loro.
Linkedin non si limita a mettere in contatto le persone. Offre strumenti di ricerca potenti e semplici. Aiuta a creare una buona rete di contatti e, in seguito, a svilupparla e usarla.
Secondo la teoria dei “sei gradi di separazione” ogni persona può entrare in contatto con qualsiasi altra persona attraverso una catena di conoscenze composta da non più di 5 intermediari. Linkedin non ha fatto altro che mettere in pratica questa teoria.

lunedì 18 marzo 2013

2013: Gli investitori immobiliari punteranno sul mattone!


Un quarto degli investitori italiani punterà sul mattone nel 2013

Di Paola Valentini
Un quarto degli investitori italiani punterà sul mattone nel 2013
Buone notizie per il mattone italiano arrivano dall'ultimo Legg Mason Global Income Survey, sondaggio condotto a gennaio presso 3 mila investitori di 13 Paesi in tutto il mondo, Italia inclusa. Dalla survey emerge che quattro investitori italiani su 10 vogliono aumentare l'allocazione nell'obbligazionario nel prossimo anno, il che li colloca gli europei più convinti riguardo a questa scelta.

"Anche il mercato immobiliare potrebbe ripartire con forza poichè il 24% degli investitori italiani dice di voler aumentare questo capitolo dei loro investimenti nel corso dei prossimi 12 mesi", spiega Legg Mason. La percentuale degli italiani che punta nel corso del prossimo anno a investire di più in immobili è una delle più elevate al mondo: la media è infatti del 14% e quote maggiori si ritrovano soltanto nei Paesi asiatici dove però la situazione è influenzata anche dai fenomeni di urbanizzazione dalle campagne verso le città grandi.

Peraltro l'Italia è il secondo Paese dei 13 analizzati in tutto il mondo dove è presente la maggior percentuale di intervistati che considera il momento attuale il migliore per essere investiti nel mattone. La pensa così il 63% (un dato superiore lo si ritrova solo per le obbligazioni, 68%), alle spalle soltanto dell'Australia (68%) contro una media internazionale del 49%.

Si tratta di un incremento, quello che potrebbe premiare il settore del real estate, che probabilmente avverrà a scapito dei titoli azionari (il 25% intende ridurli), degli investimenti alternativi (il 24%) e dei contanti o equivalenti del cash (21%), dal momento che compare casa con un mutuo non è facile dato che le banche hanno ristretto i cordoni della borsa e non li hanno ancora riaperti.

Oggi infatti gli strumenti liquidi, dato il clima di incertezza, sono tra i più diffusi nei portafogli degli italiani. Secondo l'analisi il 27% dei portafogli è parcheggiato in contanti o asset simili, seconde sono le obbligazioni che rappresentano il 24%, poi le azioni (21%) e gli immobili (19%). Un'allocazione, quella attuale sul mattone, che è peraltro inferiore alla media dei 13 Paesi analizzati dallo studio, pari al 16%.

La netta preferenza degli italiani per bond e mattone si spiega con la ricerca di una rendita: in Italia 9 investitori su 10 ritengono estremamente importante investire in prodotti che generaro un reddito periodico per proteggere la propria ricchezza, anche perchè i risparmiatori italiani sono i più preoccupati al mondo per il peso delle tasse sui loro investimenti.

Non a caso coloro che in Italia utilizzanno prodotti che generano reddito, nel corso di quest'anno intendono riequilibrare il portafoglio aumentando gli investimenti immobiliari (35%), i prodotti a rendita garantita (34%), le obbligazioni investment grade (29%) e l'obbligazionario high yield (28%). E se anche i prezzi non hanno subito drastici crolli, oggi sicuramente per chi può comprare ci sono occasioni di acquisto che si possono realizzare con uno sconto sui prezzi anche del 20% rispetto ai valori di qualche anno fa. 
fonte : www.milanofinanza.it 

RE/MAX Italia in vetta al mondo per vendita di franchising


RE/MAX Italia in vetta al mondo per vendita di franchising

Importante riconoscimento per RE/MAX Italia alla Quarantesima Convention internazionale 
del gruppo Immobiliare diffuso in oltre 85 Nazioni al mondo.
Obiettivo per il 2013: incrementare ulteriormente il numero di agenzie e di professionisti del network
 
           
                         
In occasione della ultima Convention internazionale di Las Vegas, organizzata dall’Headquarters RE/MAX LLC,  Dario Castiglia - Presidente e Amministratore Delegato RE/MAX Italia – e Lorenzo Malatesta – COO di RE/MAX Italia - hanno avuto l’onore di ritirare uno dei più importanti riconoscimenti al livello mondiale.
RE/MAX Italia, infatti, si è classificata al secondo posto, nella classifica “Franchise Sales Veterans” che premia le nazioni al mondo che nel corso dell’anno hanno siglato il maggior numero di contratti di affiliazione d’agenzia al network immobiliare.
Classificatasi alle spalle di RE/MAX Turchia, e precedendo sul podio RE/MAX Sudafrica, la sede italiana si è aggiudicata la medaglia d’argento, tra le sedi nazionali operative da più di nove anni, con 40 nuovi contratti siglati nel 2012 ed un incremento del 30% rispetto al 2011. 
Il premio è l’ennesimo riconoscimento a livello internazionale di RE/MAX Italia, già nominata migliore nazione per vendita di franchising a livello europeo.
“Ricevere questo riconoscimento è stato un onore e un’emozione e in questo momento di contrazione del mercato immobiliare italiano acquista un valore ancora più elevato. RE/MAX Italia continua a investire nello sviluppo del franchising e nel servizio al cliente e il premio afferma la bontà delle nostre scelte e il valore del marchio RE/MAX.  – commenta Dario Castiglia - Il mio ringraziamento va a tutti gli imprenditori che hanno e continuano a scegliere RE/MAX e alla squadra di sviluppo franchising per l’ottimo lavoro effettuato e per aver già gettato le basi per un 2013 di successo”.
RE/MAX ITALIA presente sul territorio dal 1996 conta oggi una rete di circa 200 agenzie affiliate e oltre 1.300 consulenti immobiliari. 
Per il 2013 RE/MAX Italia si è prefissata di incrementare ulteriormente il numero di professionisti presenti nel suo network. Dopo la recente apertura di oltre 40 nuove agenzie affiliate sul territorio italiano, ricerca 115 consulenti da inserire nell’organico di queste e 200 nuovi consulenti da integrare nelle agenzie già operative in tutta Italia.
Inoltre RE/MAX per ampliare e rafforzare la presenza del brand intende aprire entro la fine dell’anno ancora 50 nuove agenzie per le quali ricerca altrettanti titolari con un’alta propensione imprenditoriale, anche fuori settore, intenzionati ad aprire agenzie impostate sul modello dello studio associato, l’innovativo sistema che ha reso negli anni RE/MAX il partner solido e affidabile nel settore immobiliare.
I nuovi affiliati, sia Broker che Consulenti immobiliari, avranno accesso a percorsi formativi organizzati da RE/MAX University di base, per chi non ha alcuna esperienza nel settore immobiliare, e di specializzazione e approfondimento.
I candidati, possono inviare il proprio CV a info@remax.it, oppure contattare direttamente RE/MAX Italia al numero verde 800.395.020.





Nessuno al mondo vende più immobili di RE/MAX.
Per ulteriori informazioni, visita www.remax.com o www.joinremax.com.

RE/MAX ITALIA analizza il mercato immobiliare in Italia

www.remax.it/Sites/REMAXItaly/RegionalWeb/Documents/Stampa2013/2013.03.08 cs mercato italiano.pdf